Articolo pubblicato su Tg24.sky.it l' 11 aprile 2025
Introduzione
Da inizio gennaio sono aperte le domande per l’aiuto destinato agli over 80 non autosufficienti che versano in condizioni di difficoltà economica e di salute. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha pubblicato alcune precisazioni, ma si resta in attesa della piena attuazione del decreto attuativo. Ecco cosa sapere.
Cos’è il bonus anziani
Il Bonus anziani (o Prestazione Universale) è una misura economica che ha lo scopo di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali domiciliari per gli anziani non autosufficienti.
Per approfondire: Bonus anziani da 850 euro, quando arrivano i pagamenti? Requisiti e come richiederlo
Le cifre
Oltre alla quota fissa di accompagnamento, che per quest'anno arriva a 531,75 euro, la Prestazione universale per gli over 80 si dota di una quota integrativa di 850 euro mensili. Facendo la somma, si arriva a un totale di 1.381,76 euro al mese. Il sussidio, esentasse e non soggetto a pignoramento, viene erogato dall’Inps ogni mese a decorrere dal primo giorno del mese di presentazione della domanda, per due anni, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 ed è alternativo all’indennità di accompagnamento.
I requisiti
Chi la richiede:
- deve percepire già l'indennità di accompagnamento;
- deve avere almeno 80 anni;
- deve rientrare in un livello di bisogno assistenziale gravissimo, individuato dall’Inps, sulla base delle informazioni sanitarie a disposizione nei propri archivi e delle indicazioni fornite dalla commissione tecnico-scientifica chiamata a fornire la propria valutazione sul caso;
- deve possedere un Isee per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a 6mila euro
Cosa copre il bonus
L'erogazione del bonus prevede una precisa finalità: si tratta infatti di risorse destinate unicamente alle spese di assistenza come la remunerazione di personale domiciliare assunto in regolare o di servizi non sanitari erogati da imprese qualificate. Secondo le indicazioni Inps, l’assegno di assistenza può essere impiegato per pagare prestazioni effettuate da lavoratori domestici o servizi socioassistenziali come la cura e l’igiene della persona o il confezionamento e la distribuzione di pasti a domicilio. Sotto le voci coperte dal bonus rientrano inoltre gli aiuti nella gestione della casa, l’accompagnamento alle visite mediche così come lo svolgimento di piccole commissioni o pratiche amministrative
Chi rischia di essere tagliato fuori
La definizione di “bisogno assistenziale gravissimo” è determinata sulla base di un doppio criterio: quello sanitario, legato a una condizione fisica insostenibile, e quello sociale, relativo alle condizioni familiari, valutato tramite un questionario di “autovalutazione” che descrive il contesto familiare e socio-abitativo. Ciò esclude moltissimi soggetti da quest’aiuto, come ad esempio quelli affetti da demenza, perché include soltanto i casi con compromissione “molto grave”
Domande aperte
Dal 2 gennaio scorso è possibile chiedere il bonus direttamente sul sito dell'Inps. Il decreto attuativo attende ancora la registrazione presso la Corte dei conti, passaggio necessario per il via libera definitivo ai pagamenti
Come presentare domanda
La domanda può essere presentata accedendo al portale dell'Istituto www.inps.it, tramite il percorso "Sostegni, Sussidi e Indennità > Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità > selezionando la voce "Vedi tutti" nella sezione Strumenti e successivamente "Decreto Anziani - Prestazione Universale", sia personalmente, con la propria identità digitale, che tramite i patronati. La domanda può essere presentata per tutto il periodo della sperimentazione e, se presenti i requisiti previsti dalla legge, sarà riconosciuta dal mese di presentazione fino a dicembre 2026. La lavorazione verrà avviata dalla data di presentazione della domanda, se il requisito anagrafico è già perfezionato, o al suo perfezionamento se successivo
I controlli
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha previsto di effettuare i controlli trimestrali per verificare l’uso corretto del bonus. Al percettore verrà richiesto di dimostrare la spesa relativa alla quota integrativa, pena la decadenza dal beneficio. In caso di ritiro, il soggetto sarà tenuto alla restituzione di quanto indebitamente ricevuto ma potrà continuare a percepire l'indennità di accompagnamento
L’Isee sociosanitario
Come detto, per accedere al bonus anziani è necessario dimostrare il possesso di un Isee sociosanitario non superiore a 6mila euro. L'indicatore serve per l'accesso alle prestazioni sociosanitarie come l'assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti, l'ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali per le persone che non possono essere assistite a domicilio. Questo tipo di Isee considera un nucleo familiare più ristretto rispetto all’Isee ordinario perché include solo il beneficiario, il coniuge e i figli minori o maggiorenni fiscalmente a carico, in base alle specifiche necessità di assistenza dei componenti
Come si richiede l’Isee
Per la richiesta di Isee sociosanitario basta compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e presentarla in qualsiasi periodo dell’anno solare. Questo documento valuta il reddito e il patrimonio dei componenti del nucleo familiare per determinare l’ammissibilità alle prestazioni sociosanitarie.