Sanità. Il vice presidente Cono Galipò parla dell'assistenza domiciliare attivata per i pazienti con scompenso cardiaco
Articolo pubblicato su La Sicilia il 24 febbraio 2025
«Abbiamo sviluppato un progetto innovativo per potenziare le cure e ridurre i ricoveri»
Cure personalizzate direttamente a casa del paziente. Un servizio sempre più necessario e richiesto dalle famiglie che si trovano a gestire pazienti fragili. Una realtà all’altezza delle esigenze del territorio è sicuramente Sisifo, il cui vicepresidente Cono Galipò si sofferma sulla presa in carico dei pazienti con scompenso cardiaco in Adi a Siracusa.
Come nasce l’idea di proporre un progetto di assistenza domiciliare per i pazienti con scompenso cardiaco nel territorio di Siracusa?
«Operiamo già da tempo sul territorio, fornendo servizi di assistenza domiciliare integrata. Durante la nostra attività, abbiamo riscontrato una necessità urgente di affrontare in modo più strutturato la gestione dello scompenso cardiaco, una patologia cronica con un alto impatto sociale e sanitario. Attualmente stimiamo che a Siracusa vi siano oltre 1.200 pazienti affetti da questa condizione. Abbiamo quindi sviluppato un progetto innovativo per migliorare la qualità delle cure, ridurre i ricoveri ospedalieri e ottimizzare le risorse sanitarie. Tutto il processo è centralizzato attraverso una centrale operativa dedicata, che coordina gli interventi e utilizza strumenti avanzati per il monitoraggio continuo dello scompenso cardiaco. Tra questi, includiamo dispositivi per il monitoraggio remoto della pressione arteriosa, bilance digitali per il controllo del peso corporeo, saturimetri per l’ossigenazione del sangue e piattaforme digitali per l’integrazione dei dati clinici in tempo reale. Siamo pronti a presentarlo all’ASP di Siracusa, auspicando una collaborazione costruttiva».
Quali strategie intendete adottare per convincere l’ASP a sostenere questa iniziativa?
«Abbiamo elaborato un piano ben strutturato basato su diversi pilastri:
1. Allineamento agli obiettivi dell’ASP: il progetto risponde alle priorità strategiche definite dal Piano Nazionale delle Cronicità e dalle linee guida regionali. Per esempio, lo scompenso cardiaco rappresenta circa il 2% della spesa sanitaria complessiva in Italia ed è una delle principali cause di ricovero ospedaliero negli over 65.
2. Benefici tangibili: in altre regioni, modelli simili hanno ridotto i ricoveri del 30-40%, un obiettivo che possiamo raggiungere anche a Siracusa, con un risparmio notevole.
3. Collaborazioni con il territorio: lavoreremo con medici di base, specialisti e associazioni di volontariato per costruire una rete capillare ed efficace.
4. Fase pilota gratuita: proponiamo una fase pilota, dimostrando concretamente i benefici del progetto prima di una sua adozione su scala più ampia».
Quali benefici concreti porterà questo progetto alla popolazione e al sistema sanitario locale?
«Oltre a migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti, il progetto ridurrà il carico sugli ospedali di Siracusa, con una diminuzione notevole dei ricoveri annuali, ottimizzando l’uso delle risorse sanitarie. Inoltre, porterà un supporto concreto alle famiglie, che potranno contare su un’assistenza continuativa e personalizzata a domicilio. Grazie alla centrale operativa, tutti i dati dei pazienti saranno monitorati in tempo reale, consentendo interventi tempestivi e una gestione altamente personalizzata».
Quali sono i prossimi passi per concretizzare questa iniziativa?
«Il primo passo è presentare il progetto all’ASP, avviando un dialogo per discutere le modalità di implementazione. Siamo pronti con un piano operativo dettagliato e un team motivato. Dopo la fase pilota, monitoreremo attentamente i risultati per garantire un’implementazione scalabile ed efficace. La centrale operativa, sotto il coordinamento del direttore tecnico, sarà il cuore pulsante del progetto, integrando tecnologia e competenza per migliorare gli esiti clinici. Questo significa utilizzare sistemi avanzati di telemedicina, intelligenza artificiale per l’analisi predittiva dei dati clinici e strumenti digitali per migliorare la comunicazione tra i membri del team sanitario, garantendo decisioni più rapide ed efficaci. Naturalmente questo progetto è inserito in parallelo alle attività quotidiane che già SISIFO svolge nell’espletamento delle cure domiciliari per tutti quei cittadini che ne hanno bisogno, dall’età pediatrica a quella senile, a prescindere dal censo, a titolo gratuito nell’ambito dei servizi garantiti dal Sistema Sanitario Nazionale».
Si ritiene soddisfatto dell’utilizzazione da parte dei cittadini di questo prezioso strumento offerto dal SSN delle cure domiciliari?
«SISIFO opera in tutte le province siciliane e nello scorso anno è intervenuta un milione di volte con propri operatori sanitari nelle case dei siciliani per attivare cure domiciliari infermieristiche, fisioterapiche, di operatori socio sanitari ed anche in alcuni casi con assistenti sociali e psicologi ed ove necessario e richiesto con medici specialisti. Nonostante ciò, riteniamo si debba e si possa fare di più anche in ottemperanza alle indicazioni governative che pongono l’obiettivo di assistere a casa il 10% dei pazienti al di sopra dei 65 anni di età. Un altro fattore in cui si può e si deve migliorare è nel rendere sempre più consapevoli i cittadini di poter usufruire di questo prezioso servizio gratuito offerto dal Sistema Sanitario Nazionale richiedendolo al loro medico di base».