L’AFFITTO. Dopo un mese di valutazione, il Cda della Fondazione legata all’Arcidiocesi ha scelto l’offerta dell’ente con sede a Palermo che si occuperà per un anno del ramo sanitario
LEANDRO PERROTTA
L’ente che affitterà per un anno il ramo sanitario della Fondazione Opera diocesana di assistenza (Oda) è stato scelto: a gestire le attività in convenzione con Asp Catania, dal valore di oltre 16 milioni di euro l’anno, sarà il Consorzio Sisifo. Ieri mattina la decisione del Consiglio di amministrazione che ha vagliato una decina di proposte: quella di Sisifo era sicuramente la più vantaggiosa, come ha spiegato al presidente dell’Oda, monsignor Adolfo Landi.
Il Consorzio, con sede legale a Palermo, si è infatti aggiudicato l’affitto di ramo d’azienda offrendo oltre 100 mila euro l’anno, somma quattro volte superiore a quella proposta dalla seconda in netto vantaggio. «Mi spiace – ha detto Landi – per chi non ha avuto il coraggio di fare proposte più vantaggiose per la Fondazione. Ma mi auguro che Sisifo possa riportare la nostra grande struttura al centro dell’attenzione per la qualità e la competenza che ha sempre avuto».
Negli ultimi anni i centri sanitari di Oda attendono attualmente 7 mensilità di stipendi arretrati. Alla riunione, in collegamento video, ha partecipato anche l’arcivescovo di Catania monsignor Luigi Renna (nella foto, a destra, con Landi).
Nel corso della seduta, convocata d’urgenza, il Cda ha valutato la relazione della commissione di gara, nominata dallo stesso Consiglio di amministrazione della Curia di Catania, ragionier Carmelo Squillace, dott. agronomo Salvatore Bonforte e avvocato Domenico Giurdanella. Il conferimento dell’incarico è stato definito anche con una commissione mista formata dai commissari giudiziari Oda (Rina Tre e Calanna) e i commissari Asp (Gulizia e Cutuli).
Adesso entra nel vivo la fase esecutiva dell’affidamento a Sisifo, che subentrerà nella gestione delle strutture riabilitative per un anno, con la possibilità di rinnovo dell’affitto per altri 12 mesi.